Interazioni con chi ascolta

3131 (RADIO2)

  • 1969: la prima volta del telefono. effetto sorpresa (che oggi si è perso)

  • 500 telefonate al giorno, 3 linee telefoniche

  • Telefonate lunghe, anche di 15-20 minuti

  • Format: si chiama in trasmissione un “espert3”, il conduttore fa da tramite tra l’ospite e chi ascolta

  • Chi conduceva doveva stare in punta di piedi e mettersi in secondo piano rispetto alle storie degli ascoltatori. Il giudizio e la personalità del conduttore non doveva emergere mai

  • Lasciare lo spazio per articolare un ragionamento

  • Spesso la telefonata non viene stoppata, la persona pone la domanda o il commento, poi rimane in ascolto e può continuare a intervenire.

  • Si lascia la possibilità di spiegarsi con calma. non si viene interrott3 spesso, ritmi non serratissimi eppure non noiosi. Pacatezza è un termine che ricorre spesso.

  • Il conduttore spesso dice “mi faccia comprendere meglio…” e aiuta l’ascoltatore ad articolare meglio il pensiero.

  • L’argomento viene sedimentato collettivamente attraverso una discussione.

LE LORO VOCI

Terremoto in Irpinia, guerra in Bosnia.

Mettere in collegamento persone che si trovavano nell’epicentro del fatto, con persone lontane che volevano avere notizie. Comunicazione semplice “trasmissione di servizio”

I LUNATICI (RADIO2)

  • “Tra notizie, grandi ospiti, irriverenza e attualità, protagonisti assoluti del programma sono gli ascoltatori, che possono con le loro storie e le loro emozioni indirizzare in ogni secondo l’andamento della puntata grazie ai social, a whatsapp e soprattutto allo storico 063131.”

  • Trasmissione notturna, da mezzanotte alle 03

  • Telefonate, vocali e messaggi whatsapp, twitter

  • Si ripete continuamente “commentate live tutto quello che ascoltate, con l’hashtag lunatici…”

  • Non è chiaro lo scopo con cui si chiede di intervenire: “diteci se vi risulta”.. Sostanzialmente raccattano i casi umani e li umiliano.

  • Il vero centro sono i conduttori, gli ascoltatori vengono chiamati a commentare sostanzialmente l’ego dei conduttori che spicca in mezzo al circo.

Ti sento (RADIO2)

  • “Fare comunità radiofonica insieme”

  • Format simile a 3131, le persone spesso non si preparano prima cosa dire. Chiacchierano a ruota. L’obiettivo è chiaramente quello di tenere compagnia.

  • Anche qui si attraggono più che altro casi umani, non si aiutano le persone a esprimersi. Il conduttore vuole esprimere un concetto e riesce a dirlo nonostante le interruzioni degli ascoltatori.

  • Il livello è apparentemente approfondito, ma in realtà è un dialogo tra sordi nel dire cose superficiali.

LA VERSIONE DELLE DUE (RADIO2)

  • opinioni superficiali su temi poco controversi, si chiede agli ascoltatori di dare un’opinione dello stesso calibro. stonerebbe una riflessione lunga e argomentata. “sfogatoio”: vocali commentati.

TUTTA LA CITTÀ NE PARLA (RADIO3)

  • I messaggi degli ascoltatori sono spunti, pennellate che lanciano delle suggestioni (senza capo né coda, senza contesto). Il pensiero è lasciato interpretare dallo speaker e viene trattato dall’ospite.

  • Si incentiva il qualunquismo e la chiacchiera da bar, i vocali e i messaggi vengono tagliati se più lunghi e approfonditi. Si sottointende che si sta ascoltando “la voce del popolo” non di singoli individui.

  • Gli interventi si inquadrano nel complesso di un’informazione confusa e confondente: si danno molti input senza approfondirli, si lascia in bocca la sensazione di complessità, di tanti aspetti tutti connessi (ma non si capisce in che modo), e di insormontabilità perché non si arriva mai a mettere dei punti fermi e chiari.